venerdì 16 febbraio 2007

Codice della Strada: ecco tutte le novità, patente a punti

Con il decreto 151, emanato venerdì 27 giugno ed entrato immediatamente in vigore lunedì 30 giugno (sulla Gazzetta Ufficiale è apparso solo nella tarda serata di lunedì), si è provveduto a rivoluzionare l'intero testo del Codice della Strada.
Qui puoi trovare tutti i dettagli sul funzionamento della patente a punti, i nuovi limiti di velocità, l'uso delle luci e delle corsie stradali, le nuove norme per i camionisti, le nuove regole per i controlli della polizia stradale, gli ultimi aggiornamenti sul patentino per i ciclomotori e altro ancora.

IL NOSTRO CODICE DELLA STRADA E' GIA' STATO AGGIORNATO CON TUTTE LE MODIFICHE DI QUESTO DECRETO.


PATENTE A PUNTI
La patente a punti è diventata realtà.
Da ieri è partito il count down dei 20 crediti a disposizione per tutti coloro che hanno la patente. Per ogni infrazione considerata grave ai fini della sicurezza stradale viene decurtato un certo numero di punti (vedi tabella allegata), esauriti i quali occorre rifare la patente, sostenendo di nuovo un esame di teoria e uno di pratica. Per chi ha preso la patente da meno di cinque anni, i punti da scalare raddoppiano. Per infrazioni non gravi, come il parcheggio in sosta vietata, non è prevista la perdita di nessun punto.

Come funziona la sottrazione dei punti

Infrazioni contestate subito
L’agente che rileva l’infrazione, comunica a voce al titolare della patente la decurtazione dei punti corrispondente all’infrazione commessa.
Bisogna ricordare che, con questo decreto, possono rilevare violazioni al Codice stradale non solo gli agenti di polizia municipale e stradale, i carabinieri e le Guardie di Finanza, ma anche le guardie forestali, la polizia penitenziaria e quella provinciale.
Dalla comunicazione orale al conducente alla sottrazione effettiva, passa però un certo periodo di tempo (al massimo 90 giorni) perché la pratica deve essere inoltrata al CED, il centro elaborazioni dati del DTT (Dipartimento dei Trasporti Terrestri, la ex Motorizzazione), solo dopo che il conducente ha pagato la sanzione. Il CED comunica la registrazione della pratica tramite una lettera in posta semplice all’automobilista.
E’ già stato precisato che saranno attivi, a tale proposito, anche un numero verde e un sito internet del CED per essere aggiornati sul proprio punteggio in tempo reale.


Infrazioni contestate dopo
Gli agenti rilevano l’infrazione e inviano una comunicazione scritta al titolare del veicolo interessato, con la sottrazione dei punti corrispondente. La lettera contiene anche un invito a presentarsi presso gli uffici di polizia per esibire i documenti di circolazione e firmare il verbale di contestazione. Se il titolare nega la responsabilità dell’infrazione, e non ricorda chi fosse alla guida del veicolo in quel momento, redige un’apposita dichiarazione scritta sotto la sua responsabilità, civile e penale. Se il titolare non si presenta agli uffici di polizia, è punito con una multa salata ai sensi dell’art. 180 del CdS.
A questo punto, dopo avere fatto compilare il verbale di violazione all’interessato, gli agenti comunicano il punteggio da sottrarre al CED. Per la perdita di punti, vale esclusivamente la data in cui è stata registrata al DTT. Questo sta a significare che, prima che la pratica venga registrata presso il DTT, l’automobilista può frequentare un corso di recupero per evitare di esaurire l’intero punteggio a sua disposizione.
Ad esempio, per chi possiede la patente da meno di cinque anni, c’è subito la sottrazione di 20 punti se viene fermato per eccesso di velocità superiore ai 40 km/h. Cosa fare in questo caso? Se frequenta subito un corso di recupero, evita di rifare la patente. Non evita però la sospensione della patente per un certo periodo di giorni, così come era già prescritto dal vecchio Codice della Strada.

Come si possono recuperare i punti

Presso le scuole guida e altri enti individuati dal Ministero in tempi successivi, saranno attivati dei corsi di aggiornamento, attraverso i quali poter recuperare 6 punti. Non sono ancora note le modalità di attuazione di questi corsi, anche se si ipotizza una durata di 12 ore ed un costo variabile da autoscuola ad autoscuola. Non è previsto un esame finale, basterà solo la frequenza.
Si può comunque recuperare il punteggio pieno anche con la buona condotta, ovvero se non si commettono più infrazioni per tre anni consecutivi.

Cosa succede se si esauriscono tutti e 20 i punti

A chi esaurisce l’intero credito, arriverà una notifica scritta da parte dell’Ufficio provinciale del DTT. Entro 30 giorni dalla ricezione di questa notifica, il titolare della patente dovrà fare la richiesta per il rifacimento degli esami per la patente, e nel frattempo potrà continuare a guidare. Se ometterà di fare questa richiesta, il DTT gli sospenderà la patente a tempo indeterminato.

I dubbi sulla patente a punti

Ci sono ancora parecchie perplessità sulle modalità di attuazione dell’intera procedura da parte degli addetti ai lavori, anche se il Governo tende a minimizzare. Il 10 % del comuni in Italia, ad esempio, ancora non è collegato al CED del DTT, ma si garantisce che entro settembre tale collegamento sarà attivato. Ancora poi non è perfettamente chiaro come verranno gestiti i ricorsi.



AL VOLANTE CON LE NUOVE REGOLE
Limiti di velocità, obbligo delle luci e multe più pesanti: ecco le nuove regole per gli automobilisti italiani

In caso di pioggia è obbligatorio andarci piano

Così come già accade in altri Paesi europei, in caso di pioggia i limiti di velocità si abbassano ulteriormente di 20 km/h: in autostrada si passa dai 130 ai 110 km/h , sulle strade extraurbane da 110 a 90 km/h .
Per sfrecciare a 150 all’ora in autostrada occorre invece aspettare il via libera degli enti proprietari dei tratti; al momento il decreto concede loro solo la “possibilità” di introdurre questo limite, non è detto però che la sfruttino.

Facciamoci vedere sempre

L’uso degli anabbaglianti è obbligatorio non più solo sulle autostrade ma anche sulle strade extraurbane , mentre è facoltativo sulle strade urbane (per chi effettua un percorso misto, è dunque consigliabile tenerli sempre accesi).
In caso di sosta forzata, il conducente deve farsi vedere attraverso l’uso dell’apposito triangolo o di una torcia luminosa . Non è obbligato – come previsto in un primo tempo - ad acquistare un giubbino riflettente.

Tolleranza zero per gli indisciplinati

Multe praticamente raddoppiate per quasi tutte le infrazioni: il Governo ci va giù pesante con chi non rispetta il Codice, e specialmente con gli autisti professionali. Si è deciso di far rispettare anche quegli obblighi fino ad ora considerati “facoltativi” , come l’uso delle cinture di sicurezza e del casco, ordinando la sospensione della patente in caso di due violazioni dello stesso tipo in 24 mesi.
I controlli sullo stato psicofisico diventano più rigorosi, con l’autorità per le forze di polizia di condurre gli automobilisti sospetti in caserma, per fare i test su alcool e droga. D’altro canto, viene concessa ampia libertà alle forze dell’ordine di utilizzare dispositivi di controllo a distanza (autovelox, ma anche telecamere presso i semafori e le zone a traffico limitato) e senza dovere contestare immediatamente l’infrazione.

Sulla corsia di destra non si sbaglia

Nelle strade a tre corsie, quella più a destra non è più riservata solo ai veicoli “lenti” ma a tutti, dunque diventa una corsia di marcia normale per chi non è in fase di sorpasso.

GIRO DI VITE SUI CAMIONISTI
Tir, più severità verso lo stato di veicoli e conducenti


Raddoppiano le multe per tutte o quasi le infrazioni che gli autotrasportatori possono commettere, ma soprattutto vengono introdotte nuove prassi per obbligarli a lavorare in un certo modo, ovvero in adeguate condizioni psicofisiche. Dunque: ritiro di carta di circolazione e patente per imporre loro il riposo; controlli maggiori sui cronotachigrafi (dispositivi che registrano la velocità e le soste del camion), ovvero autorità maggiore da parte delle forze di polizia di intimare il controllo delle apparecchiature presso officine specializzate; revoca della patente in caso di manomissione del limitatore di velocità e in caso di accertato superamento del tasso alcoolemico consentito; obbligo di bande riflettenti sul veicolo.

LA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA: A CHE PUNTO SIAMO?
Con l’introduzione della patente a punti, si è completata una buona parte del “puzzle” relativo alla riforma del Codice stradale, progettata per adeguare le norme di circolazione italiane a quelle europee, e per ridurre il numero di morti sulle strade. Resta però ancora molto lavoro da fare.

Corsi di recupero delle autoscuole

I famosi “corsi” per recuperare i punti della patente sono, per ora, solo virtuali. Nessuna autoscuola ha ricevuto delle direttive al proposito, ma si vocifera che entro poche settimane il Ministero emanerà dei decreti di attuazione.


Patentino per la guida di ciclomotori
Sarà obbligatorio a partire dal 1 luglio 2004. La tempistica è azzeccata: le scuole pubbliche hanno giusto il tempo di organizzare per l’autunno prossimo dei corsi di educazione stradale ad hoc, gratuiti per gli allievi. Chi pagherà questi corsi? Il 7,5 % dei proventi delle multe passeranno direttamente nelle casse del Ministero dell’Istruzione, peccato che non sia ancora chiaro (quali insegnanti, come e quando?) di come fare a utilizzarli.

Targhe personalizzate

Mancano decreti di attuazione anche per questo, per la possibilità di avere, a pagamento, delle targhe “all’americana” come annunciato lo scorso anno.

Disabili

L’ipotesi annunciata di estendere la possibilità di guidare taxi e auto a noleggio anche ai disabili manca delle norme pratiche di esecuzione. I tempi di attesa saranno verosimilmente lunghi.


Ciclomotori con la targa e il passeggero

Si vuole creare un archivio dei ciclomotori, un po’ come quello già esistente degli autoveicoli. In pratica, chi ha un motorino dovrà buttare via il contrassegno di circolazione e dotarsi di una vera e propria targa. All’atto di immatricolazione si specificherà anche se il veicolo è idoneo al trasporto di due persone. Il progetto prenderà il via sempre il 1 luglio 2004.

E’ stata invece rimandata a tempo indeterminato la possibilità, per i motocicli “leggeri” (quelli con cilindrata fino a 125 cc) di circolare sulle autostrade.

fonte: Il Sole 24 Ore

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